

Sotto la guida del gruppo Internetstores GmbH, che ha avviato una procedura di insolvenza il 1° gennaio 2024, il sito Fahrrad.de – specializzato nella vendita di biciclette e attrezzature – sembra aver trovato una via d’uscita attraverso il suo fondatore René Marius Köhler, che aveva ha venduto gran parte delle sue azioni diversi anni fa.
Il cerchio è completo. Dopo il fallimento di Internetstores GmbH, che gestisce diversi negozi di biciclette online come Bikester, Probikeshop e Fahrrad.de, il destino di queste piattaforme è rimasto in sospeso per diverse settimane. Buone notizie : proprio come Probikeshopl’ultimo nominato è stato salvato da un piccolo gruppo di leader, apprendiamo Novità sull’eBike.
Una lettera inviata ai clienti informa che il 1 maggio 2024 verrà lanciato un nuovo negozio online con il nome “fahrrad.de Bikester GmbH”. Continueranno ad esistere anche i negozi fisici di Stoccarda, Düsseldorf, Dortmund e Amburgo. Ma allora a chi dobbiamo il mantenimento e la continuazione dell’attività commerciale?
Il fondatore in soccorso
I media tedeschi citano tre uomini: Tamer Celen, Alexander Fiess e Jörg Schaible, indicati come i nuovi direttori dell’azienda. Questo trio non lavora ovunque: più precisamente presso la Köhler Group Holding GmbH, il cui nome si riferisce a René Marius Köhler, fondatore di Fahrrad.de nel 2003 e attuale CEO del gruppo Köhler.

L’interessato ha diretto Fahrrad.de fino al 2016 prima di vendere la maggioranza delle sue azioni al gruppo Signa, società madre di Internetstores GmbH. Non si conoscono i dettagli di questa acquisizione e nemmeno il numero dei dipendenti mantenuti in questa operazione. Ciò che è certo è che Fahrrad.de non è destinato a scomparire dopo più di 20 anni di esistenza.
Una situazione sfavorevole
Questa è una buona notizia per l’industria tedesca della bicicletta. Nel complesso, il settore soffre da quasi un anno a causa di una situazione economica sfavorevole colpita dall’inflazione e dal calo della domanda. I fallimenti non vengono più realmente conteggiaticosì come le difficoltà finanziarie che colpiscono sia i piccoli che i giganti del settore.
Gruppo Le cas d’Accell (Batavus, Haibike, Lapierre, Raleigh, Babboe, Winora) è un esempio emblematico e sintomatico di questa crisi.